Editoriale

La reazione a catena delle idee
Foto: Versante Sud
Amo la radio perché arriva dalla gente,
entra nelle case e ci parla direttamente.
E se una radio è libera, ma libera veramente,
mi piace anche di più perché libera la mente.
La Radio, Eugenio Finardi
La radio è stata per decenni la forma di comunicazione strutturata più democratica che ci fosse: ventiquattro ore di chiacchiere sono un’infinità e, con la sua apparente illimitatezza, la radio può dare spazio a tutti. L’esperienza dei “microfoni aperti”, molto in voga fino all’esplosione dei social, permette anche a chi non ha dimestichezza con la grammatica di esprimersi con spontaneità. Le sbavature della lingua, infatti, diventano parte caratterizzante di quest’esperienza.
A differenza della scrittura, la radio lascia poco spazio agli esercizi…