Editoriale
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La visione e l’etica ferrea di Rolly!
Ripercorrendo le vie da lui aperte in Marmolada, Rolando Larcher ci porta nella sua profonda concezione dell’alpinismo-sportivo
Rolando Larcher,
assicurato da Roberto Pedrotti, impegnato su AlexAnna.
Foto: Giampaolo Calzà
Chiunque si avvicini alle multipitch di alta difficoltà si imbatte presto nel nome di Rolando Larcher. Un personaggio che da decenni è un riferimento sia per la quantità che per la qualità delle sue vie, pietre miliari anche per l’etica che le contraddistingue e di cui Rolly è un fiero paladino.
Dalla sua prima via, l’ora mitica Scirocco sul Piccolo Dain, sono innumerevoli le linee che portano la sua firma e sarebbe riduttivo cercare di farne una selezione. Certo, una delle più celebri di tutta Europa è Hotel Supramonte nelle Gole di Gorropu, aperta nel 1998-1999 con l’amico Roberto Vigiani e al tempo davvero clamorosa per visione e durezza.
Inevitabilmente un climber come Rolando non si sarebbe mai perso una parete come la sud della Marmolada ed è qui, infatti, che troviamo alcune delle sue vie più celebri e iconiche, che l’hanno reso uno dei protagonisti più importanti dell’era moderna di questa parete.
Un’avventura qui iniziata in veste di apritore nel 1994, con Coitus Inte…
