Editoriale

nel ricordo del suo amico e traduttore Luca Calvi
È difficile tornare a ricordi che, nonostante il passare del tempo, sono ancora lancinanti.
Vale però sempre la pena ricordare di quel nostro ultimo incontro, nell’ottobre del 2018, a Milano, in occasione dei Sustainable Outdoor Days, per la quale avrei dovuto tradurre la sua presentazione e poi fermarmi con lui a discutere di programmi culturali futuri. Ricordo un pomeriggio piovoso e lo squillare del telefono:
– Ciao Luca, ho appena parcheggiato, arrivo!
Poco dopo lo vedo arrivare, un abbraccio non di facciata, un gran sorriso e subito uno sguardo da furetto allegro:
– Bene! Auto parcheggiata, non devo più guidare… Birra?
Inizia dunque a raccontarmi del suo primo libro appena uscito e, credo alla seconda o terza birra, della sua famiglia, di suo fratello Vitus, dell’altro …