CORREVAMO IN PARADISO

Gli anni ’90 tra Skyrunning e Scialpinismo
Michelangelo Oprandi e Marta Gaia Torriani

20,00

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Gli anni ’90 tra Skyrunning e Scialpinismo

Le montagne della mia valle erano fogli bianchi su cui scrivere”. Questa semplice frase esprime molte sfaccettature del Miky, una dentro l’altra.

In primis la sua passione per il territorio d’origine, le Orobie brembane, che non si è affievolita anche dopo aver girato mezzo mondo grazie ai molteplici interessi sportivi spinti fino all’agonismo. In secondo luogo la voglia di cimentarsi costantemente in attività nuove e la curiosità verso qualsiasi novità vissuta con intensità e profondità.

Dentro queste parole c’è anche la sua sincera sensibilità, a tratti struggente, che dà forma poetica al racconto delle sue attività sportive ma anche dei lunghi momenti d’introspezione, nati nelle ore spese con sé stesso, correndo e sciando su e giù per le montagne. Il bisogno di Miky di esternare il proprio vissuto è legato all’idea di condividere la sua esperienza da atleta sia con chi frequenta la montagna e il mondo dello sport, da neofita o da veterano, sia con chi ha semplicemente voglia di sentire storie di vita, con alti e bassi, cadute e risalite.

Da questa frase è scattata la scintilla di questo libro e si riferiva nello specifico al foglio vergine dello skyrunning, una disciplina che Miky ha approcciato prima che avesse un nome e che diventasse popolare. Per lui correre era un modo di essere, oltre che di spostarsi e d’inverno diventava scialpinismo, in un’epoca in cui anche per questo sport, oggi ormai di massa, ogni indumento e ogni attrezzo era frutto di esperimenti e continui test sul campo.

La passione per la corsa, lo scialpinismo e in generale la montagna è stata condivisa con numerosi amici che scandiscono questo racconto. Non solo il padre dello skyrunning Marino Giacometti e il grande alpinista Simone Moro, che introducono le parole del Miky tratteggiandone il carattere alla perfezione, ma anche Adriano Greco, Fabio Meraldi, Omar Oprandi, Emilio Previtali, Bruno Tassi e moltissimi altri.

Va da sé che il racconto di uno dei pionieri dello skyrunning e dello skialp, nella loro accezione contemporanea, è anche un viaggio nei mitici anni ’90, che sembrano lontani anni luce dai nostri tempi anche per chi in quegli anni c’era e se li ricorda bene come il Miky. Non è rimpianto, ma solo un ritorno al passato per leggere con occhi consapevoli il presente.

Michelangelo Oprandi, per tutti il Miky per gli alpinisti il Lipa, è tante persone in una. Innanzitutto uno skyrunner e scialpinista, in generale un atleta e un convinto montanaro, che ha saputo unire le passioni nella sua prima professione di Guida Alpina. Oggi si occupa prevalentemente di altre due storiche vocazioni, ovvero la musica e la fotografia. Le montagne continuano a essere la sua ispirazione, per elevare il punto d’osservazione, vivendole con lo stesso entusiasmo del bambino che è stato.

Marta Gaia Torriani condivide con il Miky i natali a San Pellegrino Terme, in Valle Brembana, e la passione per la montagna, anche se la sua si è concentrata sul mondo degli alpeggi e dei formaggi, trasformandosi nel suo attuale lavoro di promozione delle eccellenze casearie orobiche. Per divertimento scrive, soprattutto ama ascoltare. Da tutto questo è nata l’idea di prestare la propria penna ai pensieri e ai ricordi del Miky.

Anno: 2023
ISBN: 978 88 55471 701
Pagine: 175
Dimensioni: 0,20 × 15,00 × 21,00 cm
Peso: 340g
Codice: R 71
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