Editoriale

Massimo isolamento termico e rapporto peso-calore senza precedenti. Lumina 100 Down JKT è un piumino pensato per attività sportive in montagna in molteplici utilizzi. Grazie al peso ridotto, 170g di cui 70g di piume CU.IN, è adatto per alpinisti principianti ed esperti e si comprime fino a occupare dimensioni impercettibili nello zaino in fase di inutilizzo. Quando è il momento di fare una pausa in condizioni di temperatura inferiore allo zero, l’imbottitura in piuma massimizza le prestazioni di isolamento termico per un calore ineguagliabile. II piumino, leggero e impermeabile, utilizza tessuto Pertex® Quantum riciclato, una tecnologia che migliora l’efficacia dell’isolamento e offre un’elevata resistenza all’abrasione, ideale per spingersi oltre i propri limiti su terreni impervi. Il kit di riparazione in dotazione permette di prolungare facilmente la vita della giacca dopo le avventure più dure.
ONDA VS è la variante in velluto a costa stretta di cotone organico del classico modello ONDA, ideale per l’arrampicata e il tempo libero. Ha un taglio slim, vita e fondo gamba regolabili e dettagli funzionali come i cordoncini portaspazzolino su entrambi i lati. Le tasche con fodera a contrasto e il ricamo posteriore aggiungono un tocco personale. Prodotto in Italia, pensato per muoversi con naturalezza.
Pantaloni da uomo in velluto a coste di cotone organico, pensati per l’arrampicata e l’uso quotidiano. Il modello RONDO BELT-VS offre un fit regolare, cintura integrata e fondo gamba regolabile per la massima libertà di movimento. Dotati di cordoncini portaspazzolino su entrambi i lati, logo ricamato sotto la tasca posteriore e produzione interamente Made in Italy, uniscono funzionalità e stile essenziale.
Pratica e versatile sacca porta-corda, la Nibbio Rope Bag di Ande è un ibrido derivante dall’incrocio tra uno zaino, sacca porta-corda e un sacco da recupero.
Adatta all’utilizzo in falesia, quanto in via è pensata come piccolo sacco da recupero, particolarmente utile durante i lavori di apertura o pulizia di vie a più tiri.
Realizzata in robusto e durevole Nylon 1000D, la Nibbio Rope Bag è dotata di comodi spallacci imbottiti, che consentono di indossarla come zaino durante gli avvicinamenti,
ma con la possibilità di sganciarli e nasconderli nello schienale.
Una volta arrivati in falesia, aprendola si estrae un ampio telo proteggi-corda, completamente rimovibile tramite bottoni a pressione, così da usarla nel suo modo più tradizionale per l’arrampicata sportiva. Pratica e rapida chiusura dell’apertura superiore tramite coulisse. La chiusura tramite una fibbia in alluminio e una pratica e robusta zip perimetrale consente di accedere all’interno anche lateralmente raggiungendo il materiale che si trova sul fondo o a metà, senza dover svuotare l’intero contenuto della sacca.
Le due robuste asole di fettuccia poste ai lati dell’apertura superiore, consentono di appendere comodamente la sacca in sosta, o di recuperarla.
La nuova guida di Manrico Dell’Agnola porta alla scoperta del Versante Sud della Civetta, una delle montagne più complesse che si possano trovare. Il massiccio principale figura in pianta come un immenso artiglio approssimativamente orientato con le tre dita anteriori verso mezzodì e il dito posteriore a settentrione. L’accesso meridionale è certamente il più comodo, le strutture sono più basse di quota, meno severe perché esposte a sud ma con pareti altissime, verticali e torri di calcare compatto e dall’aspetto inaccessibile. Le Dolomiti sono ricche di guglie e picchi, ma spesso i più famosi fra questi non sono che dei paracarri al cospetto dei settecento metri della Torre Trieste o dei millecento dello spigolo della Busazza.
Boomer Rock è un lungo racconto, in parte personale e in parte no, sia sulla società sia sul mondo dell’arrampicata. Una storia che si sviluppa lungo quasi tutta la seconda metà del Novecento e termina con l’attentato alle Torri gemelle dell’11 settembre del 2001.
È il racconto non di una esperienza, ma di cento, mille, infinite esperienze probabilmente comuni a molti, esperienze accomunate dalla passione viscerale per la montagna e la scalata. Una passione, nel caso specifico, non ereditata in famiglia, ma nata in maniera del tutto spontanea e istintiva e anzi fortemente avversata in ambito familiare. Una graduale scoperta, dai risvolti intimi, che si è trasformata col tempo in una professione. Non come guida alpina, ma come giornalista e scrittore di luoghi, itinerari, fatti e personaggi legati alla montagna e, più in genere, al mondo della verticale.