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Indice

Up Climbing 38

Sommario

  • Editoriale

    Editoriale
    veduta di montagna
  • Cronologia recente delle principali salite sull’Eiger

    L’ultimo Eiger
    arrampicatore in parete
  • La parete nord dell’Eiger, un racconto personale

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • Ueli, vorrei riprovarci

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • Tra cielo e terra

    Storia Moderna
    veduta di montagna
  • The Swiss Machine

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • L’ombra dell’Orco

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • Merci la Vie

    Top Routes
    arrampicatrice in parete
  • Possessione da Eiger

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • Rinascimento sull’Eiger

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • Ratatat e Golden Shower

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • Meltdown

    Top Routes
    ritratto
  • Adam & Evi

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • L’Odyssee di Jacopo e Babsi

    Top Routes
    arrampicatrice in parete
  • Il marziano dell’Eiger

    Personaggi
    alpinismo in montagna
  • Un hobby chiamato alpinismo

    Personaggi
    veduta di montagna
  • Più sono veloce, prima rientro a casa

    Personaggi
    alpinisti in quota
  • Eiger: una parete senza tempo

    Proposte
    calata in doppia
  • Bouldering in Northumberland

    Boulder
    arrampicatore su boulder
  • Tagikistan rock climbing

    Proposte extra-UE
    arrampicatore in parete
  • Monti Fann, Trekking in Tagikistan

    Proposte extra-UE
    paesaggi alpini
  • Lo sbrego

    Il graffio
  • Catena cinetica, punti di contatto e gradi di libertà

    Jollypower
    in palestra
  • Indoor move: il 180

    Indoor
  • Vetrina prodotti

    Vetrina prodotti
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Un hobby chiamato alpinismo

Testo
Fabrizio Rossi
veduta di montagna
Foto: John Thornton – Red Bull Content Pool
“Mi piace andare il più lontano e il più veloce possibile su montagne tecnicamente impegnative, con semplicità”. Basta questa frase per entrare nel mondo di Philipp Brugger, alpinista e trail runner austriaco, classe 1991, capace di muoversi con naturalezza tra skyrunning, salite in stile alpino e spedizioni in Karakorum.

Il 5 aprile 2025, insieme a Nicolas Hojac, ha realizzato un’impresa spettacolare, concatenando le pareti nord di Eiger, Mönch e Jungfrau in 15 ore e 30 minuti. Ma al suo attivo ha anche l’invernale della Bonatti sulla Nord del Cervino (in 8 ore con Lukas Waldner), la prima ascensione del Goro Peak (6.020 m, Pakistan), in solitaria attraverso la parete ovest in 5 ore e mezza, la prima discesa con gli sci della Nord dello Zwölferkogel, oltre all’apertura di numerose vie in tutto il globo.

Eppure per Philipp la rapidità non è il fine, quanto piuttosto il mezzo per vivere la montagna in modo essenziale e autentico. Schivo e di poche parole, ha accettato di raccontarci …