VIEW
Indice

Up Climbing 38

Sommario

  • Editoriale

    Editoriale
    veduta di montagna
  • Cronologia recente delle principali salite sull’Eiger

    L’ultimo Eiger
    arrampicatore in parete
  • La parete nord dell’Eiger, un racconto personale

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • Ueli, vorrei riprovarci

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • Tra cielo e terra

    Storia Moderna
    veduta di montagna
  • The Swiss Machine

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • L’ombra dell’Orco

    Storia Moderna
    arrampicatore in parete
  • Merci la Vie

    Top Routes
    arrampicatrice in parete
  • Possessione da Eiger

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • Rinascimento sull’Eiger

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • Ratatat e Golden Shower

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • Meltdown

    Top Routes
    ritratto
  • Adam & Evi

    Top Routes
    arrampicatore in parete
  • L’Odyssee di Jacopo e Babsi

    Top Routes
    arrampicatrice in parete
  • Il marziano dell’Eiger

    Personaggi
    alpinismo in montagna
  • Un hobby chiamato alpinismo

    Personaggi
    veduta di montagna
  • Più sono veloce, prima rientro a casa

    Personaggi
    alpinisti in quota
  • Eiger: una parete senza tempo

    Proposte
    calata in doppia
  • Bouldering in Northumberland

    Boulder
    arrampicatore su boulder
  • Tagikistan rock climbing

    Proposte extra-UE
    arrampicatore in parete
  • Monti Fann, Trekking in Tagikistan

    Proposte extra-UE
    paesaggi alpini
  • Lo sbrego

    Il graffio
  • Catena cinetica, punti di contatto e gradi di libertà

    Jollypower
    in palestra
  • Indoor move: il 180

    Indoor
  • Vetrina prodotti

    Vetrina prodotti
Indice

The Swiss Machine

Un ricordo di Ueli Steck

Testo
Carlo Caccia
arrampicatore in parete
Ueli Steck impegnato sulla Heckmair nella salita record del 2007.

Foto: Daniel Mader

L’Eiger era la sua montagna: lì, sulla Nordwand, ha preso forma la leggenda della “Swiss Machine”. C’era una volta un carpentiere, educato e tranquillo, che un giorno decise di fare l’alpinista. E ci è riuscito come pochissimi altri: senza divagazioni, con dedizione totale, convinto di avere un certo numero di possibilità, specialmente in solitaria, e che il difficile stesse proprio nel non superare quel limite. 

Matematica, niente di più, e non lo diciamo noi: lo diceva proprio la Swiss Machine, Ueli Steck, con cui abbiamo avuto la fortuna di parlare più volte, in italiano, e non soltanto di scalate. Gli abbiamo chiesto, ad esempio, se credesse in Dio. E la sua replica, precisa, è stata: “No, non credo nell’esistenza di una divinità nel senso classico. Però rispetto la natura. Credo nella natura e nella mia forza mentale”. Dove sarà, oggi, Ueli? Con il Dio in cui non credeva, stupito per la sua esistenza, o nella natura che amava? E cosa inseguiva? Risposta: “Cerco delle sfide, le m…