Editoriale

Tracciare e affrontare un movimento in punta di piedi
Sebbene nel pensiero comune riferito alle movenze che caratterizzano il boulder moderno saltino subito in mente movimenti piuttosto dinamici, le proposte che si trovano oggi nelle competizioni coprono in realtà un raggio molto più ampio, che tocca tutte le capacità che un climber deve padroneggiare. Nei movimenti dinamici trovano largo spazio le skill legate alla forza, alla potenza e alla coordinazione, oltre ovviamente a una buona dose di equilibrio. All’origine del gesto verticale, la componente puramente tecnica sull’appoggio di piede vestiva un ruolo fondamentale. Dopo un periodo in cui le gare si svolgevano principalmente su pareti più o meno strapiombanti, molti tracciatori hanno iniziato a inserire nelle proposte di gara problemi più tecnici, su muri verticali e addirittura appoggiati. Per guadagnare un possibile vantaggio sugli avversari, molti competitor hanno iniziato ad allenare specificatamente le “placche”, arrivando a padroneggiare un livello di tecnica e sensibilità su…