Editoriale

L’Eiger, una montagna che per la sua storia è un nome noto già ai neofiti in ambito alpinistico. Con quella del Cervino e delle Grandes Jorasses, la sua parete nord ha rappresentato uno degli ultimi grandi problemi delle Alpi e le tante vittime di questa parete le hanno conferito l’inquietante appellativo di “montagna assassina”. Al di là di quelli che sono ormai arcinoti stereotipi associati all’Eiger, è indubbio che essa abbia saputo affascinare al di fuori dell’alpinismo stesso. A partire dal cinema: da Assassinio sull’Eiger di Clint Eastwood, trasposizione cinematografica di un romanzo, a Heinrich Harrer, il protagonista di Sette Anni in Tibet, interpretato da Brad Pitt. Per quanto quest’ultimo film non c’entri nulla con questa montagna, il suo protagonista in realtà sì, perché Harrer fu per l’appunto uno degli alpinisti che, prima delle vicende tibetane, riuscirono a salire per primi la Nord, lungo la celebre linea che ora porta il nome del principale capocordata, Heckmair!
Se t…