Phandambiri, la montagna e le persone
Non solo roccia per una prima salita a una vetta inviolata del Mozambico
Foto: Manrico Dell’Agnola
L’idea
Il Phandambiri è entrato nella mia vita in modo casuale. Mia sorella, che lavora da tanti anni per lo sviluppo dell’Africa, ad ogni ritorno in Romagna insisteva a farmi vedere le foto che aveva fatto, quasi sempre raffiguranti vaste pianure, savana e villaggi più o meno sperduti. Qualcosa di assolutamente poco interessante e troppo piatto per uno scalatore, devoto alla roccia e alla neve. Un bel giorno, però, di ritorno da un altro dei suoi lunghi periodi lavorativi, mi propone nuovamente la visione di alcune foto, ma questa volta sfogliandole annoiato mi blocco improvvisamente davanti ad una di queste in cui si vede una bella parete di granito. Mi risveglio subito dal torpore e comincio a chiedere insistentemente ad Anna informazioni a riguardo. Lei, giustamente, mi ignora per un po’ e poi mi dice scocciata: “Ma guarda, adesso ti interessa improvvisamente l’Africa!?”. Mi informa che in Mozambico ci sono tante bellissime montagne di gra…