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Indice

Up Climbing 39

Sommario

  • Editoriale

    Editoriale
    arrampicatore in parete
  • Memoriale ticinese verticale

    Storia di Copertina
    arrampicatore in parete
  • Multipitch in Ticino

    Proposte
    arrampicatore in parete
  • Ticino wild, young and free!

    Proposte
    arrampicatore in parete
  • La parete del Monte Eus

    Proposte
    arrampicatore in parete
  • Denti della Vecchia

    Proposte
    arrampicatore in parete
  • Vallemaggia “gneiss” to meet you

    Proposte
    arrampicatore in parete
  • Alla scoperta delle falesie ticinesi

    Proposte
    arrampicatrice in parete
  • Ticino Bloc

    Focus Boulder in Ticino
    arrampicatore su blocco
  • La storia del bouldering in Ticino

    Focus Boulder in Ticino
    arrampicata su boulder
  • I Cameroni: la famiglia del boulder ticinese!

    Focus Boulder in Ticino
    bambini su boulder
  • La promessa italiana sbocciata sui massi svizzeri

    Focus Boulder in Ticino
    climber su boulder
  • Il fascino irresistibile del K2

    Proposte Trekking
    camminatore in ambiente
  • Phandambiri, la montagna e le persone

    Spedizioni
    vista panoramica
  • La Isla Bonita

    Boulder
    climber su boulder
  • Allenarsi in Falesia

    Jollypower
    arrampicatore in parete
  • INDOOR MOVE: LO SWING

    Indoor
    arrampicatore su boulder
  • Scialpinismo autunnale

    Scialpinismo
    sciatore su pendio
  • I Ladevant dalla Francia e ritorno

    Il graffio
  • IO SONO: Gaza e l’arrampicata

    Attivismo Palestina
    stand al Valle dell’Orco Climbing
  • Vetrina Prodotti

    Vetrina Prodotti
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INDOOR MOVE: LO SWING

Tracciare e affrontare un movimento tutto di schiena

Testo
Alessandro Palma
Consulente tecnico
Simone Zappino
arrampicatore su boulder
Simone Zappino nello Swing.

Foto: Alessandro Palma

Che l’arrampicata sia uno sport che coinvolge principalmente i muscoli del dorso è una credenza popolare, soprattutto all’inizio e ai giorni nostri. Scalare, in origine, è stato più che altro uno sport di equilibrio e di sensibilità, dove la componente di forza fisica (a livello di grossi muscoli) era minima. Anzi, più uno scalatore riusciva a essere longilineo e più traeva vantaggio nel danzare in punta di dita. 

Con l’evolversi del gesto, i pionieri hanno iniziato ad apprezzare le pareti più aggettanti, strapiombi dove la prepotenza fisica è una delle capacità chiave. Per risolvere le sequenze su queste pareti che sembrano aumentare l’impatto della forza di gravità, i climber hanno intrapreso allenamenti volti allo sviluppo di possenti schiene, adatte a stabilizzare ogni sbandierata. L’evoluzione, che è impossibile da arrestare, ha poi posto nuove sfide agli amanti del gesto. Queste sfide, quelle odierne, prevedono non solo una schiena possente e delle dita d’acciaio, ma una strutt…