Editoriale
Editoriale
Generazione precaria
Alessandro Zeni
assicurato da Daniele sul tiro chiave de "La Sparatoria".
Foto: L. Angelozzi.
Sono passati giusto dieci anni da quell’estate in cui il tempo al nord era brutto e il Gran Sasso ci aveva già regalato tante avventure. Noi alpinistelli di provincia avevamo seguito i fili rossi che il passato ci aveva lasciato in dono ed eravamo andati a mettere il naso sul Paretone e sulla nord del Camicia, ripercorrendo pezzi di storia ormai classici o ancora misteriosi. I giochi di una generazione che ormai marcava dieci o vent’anni più di noi, e sembrava non aver lasciato molto spazio, né grande respiro, alle avventure del tempo presente.
Sono passati giusto dieci anni e in quell’estate cercavamo un gioco nuovo. Di certo non sarei stato io a disegnare una nuova ed elegante linea a suon di spit. Non ne avevo mai piantato uno, né ritenevo il mio livello adatto a quello stile: non mi sarei mai perdonato di rovinare la poca roccia rimasta a colpi di ego.
Andammo così io e Marchetto, senza nulla per bucare, a fare una passeggiata su quella parete magica e malinconica che, innalzand…