Tono Cassin
Tono su Au vieux campeur, fine anni 80, Buox, all’epoca 7c.
Foto: Arch. Cassin
Ci sono fotografie e fotografie. Quelle che non si fanno notare e quelle che, per una ragione o per l’altra, ti lasciano a bocca aperta. Ecco: una delle seconde sta qui davanti a me, sullo schermo del computer di Tono Cassin nella sua casa di Ballabio. Uno scatto in bianco e nero dall’album di famiglia, che Tono – all’anagrafe Pierantonio, classe 1942 – commenta così: «Qui sono con mio papà, sulla sua via al Nibbio. Avrò avuto otto anni, quindi eravamo attorno al 1950». Un’altra foto, questa volta a colori: Tono è cresciuto, Riccardo non c’è ma il figlio – maglione rosso e calzettoni – è sempre sulle sue tracce, sul vertiginoso spigolo sudest della Torre Trieste, via Cassin appunto.
Fuori piove ma non importa: scendiamo in cortile, lo attraversiamo ed eccoci nel locale degli allenamenti. «Qual…