Sulle pareti lecchesi
Tour verticale tra vie classiche e sportive
Marino Marzorati sull’estetico spigolo finale. La Prua di Ballabio, 6c.
Foto: A. Fani
E' quasi didascalico sottolineare qui ancora una volta la continuità di una tradizione che risale ai primi del Novecento, i lontani tempi di Fasana, Andreoletti, Dorn: una tradizione che ha poi trovato i suoi momenti migliori con la scuola dei rocciatori lecchesi negli anni ‘30, Cassin e Panzeri in testa e nei secondi anni ottanta, con la riscoperta sportiva della Corna di Medale e l’apertura di importanti vie sul Sasso Cavallo.
Nella stragrande maggioranza dei casi gli itinerari diventati classici, ed ovviamente anche quelli classici fra quelli sportivi, si svolgono su roccia di ottima qualità con larghissima prevalenza di muri verticali,…