Marino Marzorati
Marino durante una doppia. Foto: Arch. Marzorati
Sono molti anni che sei attivo nel lecchese, sia in falesia che nella frequentazione di vedi più tiri con numerose aperture di vie nuove: ci racconti come hai iniziato ad arrampicare e quali motivazioni ti hanno poi spinto a dedicarti all’apertura di nuovi itinerari?
La passione per la montagna è stata tramandata nella mia famiglia da mio padre, un appassionato alpinista. Subito dopo la guerra, frequentava la Grignetta e aveva come mentore Mario Dell’Oro, conosciuto come “il Boga”, che insegnava arrampicata a un gruppo di giovani di Carate Brianza. Nel 1950, mio padre aveva già scalato il Cervino con un bivacco improvvisato sotto la cima, in mezzo ai fulmini e alla tempesta. Immaginate i racconti epici che sentivamo da piccoli quando si riunivano tra amici, magari i…