I Ragni di Lecco
durante una ripetizione (con meteo decisamente patagonico) della via Fonrouge all’Aguja Guillaumet.
Il lettore è avvertito: vi prego di tenere conto di questo punto di vista embedded e di perdonare qualche smanceria di troppo verso il sodalizio alpinistico che mi ha accolto e al quale sono profondamente legato da sentimenti di amicizia e ammirazione.
D’altro canto, proprio questa visione dall’interno può essere una buona strada per raccontare cosa sia il gruppo Ragni, capire cosa significhi far parte di una realtà che ha attraversato i decenni e le generazioni. Infine quale sia quel filo rosso che ancora tiene assieme, in una fitta ragnatela di relazioni, ragazzini terribili di poco più di vent’anni e giovanotti che ormai hanno passato gli 80; nomi illustri, conosciuti da tutti gli appassionati di scalata, e “tapascioni” dell’Alpe come il sottoscritto.
Ma andiamo con…