Un’Apologia

Ho imparato molto scrivendo questo libro. Quando ho cominciato a buttar giù i primi capitoli avevo abbandonato l’attività in montagna già da un anno. Durante la stesura di queste pagine, tuttavia, mi sono reso realmente conto di quanta esperienza abbia maturato in ambito alpinistico, e di quanto forti siano l’amore e l’odio che provo per questa attività. Mi sono così esaltato parlando di scalate, che a un certo punto ho dovuto interrompermi e trascorrere qualche mese in Alaska a mettere in pratica quello di cui stavo parlando. Sono riuscito a portare a casa una nuova via sul Monte Bradley, insieme a Steve House e Jonny Blitz, e una rapida ascensione (22 ore, 7 in più del previsto) sulla parete ovest del Monte Huntington con Bill Belcourt. E tutto in nome delle ricerche per scrivere questo libro…

All’inizio ciò che mi spingeva a scalare, e scalare vie sempre più dure, era la rabbia: verso il mondo, verso la mia famiglia, e verso il futuro. Avevo scelto l’arrampicata come mezzo di espr…