DEEP PLAY

Paul Pritchard, Trad. Antonella Cicogna

16,00

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Nato in cima a una cava e adolescente ai tempi in cui il lavoro nel Regno Unito scarseggiava, Paul Pritchard rappresenta lo scalatore disoccupato per antonomasia, colui che viveva di scalate finanziandosi con gli assegni di disoccupazione. Vilipeso da alcuni per non condurre uno stile di vita più tradizionale, in Deep Play Pritchard giustifica l’investimento statale con un resoconto eloquente e avvincente delle pressioni e delle ricompense dell’arrampicata moderna.

La crescita di Pritchard come scalatore prende forma gradualmente, dai suoi esordi nel Peak District in Inghilterra al suo trasferimento nel Galles del Nord, dove iniziò a farsi un nome sulle scogliere di Anglesey. Nel 1987, in Scozia con Johnny Dawes, Pritchard scalò in libera The Scoop, la via aperta in artificiale sulla strapiombante parete di Sron Ulladale. Nel 1992 con Simon Yates, Noel Craine e Sean Smith, Pritchard partì per la Patagonia dove realizzò una nuova grande via sulla parete Est della Torre Centrale del Paine. Seguirono altre salite, notevoli ripetizioni, prime ascensioni e talvolta semi-sconfitte sul filo della morte, sul Mount Asgard, in Yosemite, a Bariloche, sulle Torri di Trango e sul Meru; nuovi viaggi in Patagonia e altre nuove vie nel Regno Unito.

Ma se il suo curriculum di scalatore è impressionante, non meno brillante è il suo talento di scrittore. Egli riesce a coinvolgere il lettore nelle sue esperienze con vivida e sorprendente immaginazione, con uno stile in prosa veloce che infrange ogni regola e lascia senza fiato.

Year: 2005
ISBN: 88-87890-21-8
Pages: 208 + XVI tavole
Weight: 300g
Code: R 09
https://issuu.com/edizioni_versante_sud/docs/pritchard_issuu
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